Pro Loco di Sedilo



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Elenco Pro Loco Prov. di Oristano

Il paese



Sedilo è un comune italiano di 2.171 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna. Prima del 1974, anno di istituzione della provincia di Oristano, faceva parte della provincia di Cagliari. Si trova nella subregione storica del Barigadu.

Sedilo si trova sul limitare dell'altopiano di Campeda-Abbasanta. La zona altimetrica è quella della collina interna. Il suo territorio è attraversato dal fiume Tirso, il più lungo della Sardegna, il cui sbarramento presso Busachi origina il lago Omodeo. L'invaso occupa parte del territorio di Sedilo.

L'ambiente naturale è vario. La vegetazione potenziale è quella costituita dalle formazioni a lecceta. Sono molto comuni specie come le roverelle (Quercus pubescens), le sughere (Quercus suber) e, nelle vallate, l'olmo (Ulmus minor). La macchia mediterranea è caratterizzata da specie quali l'olivastro (Olea europaea), il lentisco (Pistacia lentiscus), il corbezzolo (Arbutus unedo), il mirto (Myrtus communis) ed il cisto femmina (Cistus salvifolius). La vegetazione ripariale che si sviluppa lungo le sponde dei corsi d'acqua è caratterizzata dal pioppo (Populus alba), dal salice fragile (Salix fragilis) e dal tamericio (Tamarix gallica). La fauna è rappresentata dalla volpe, il cinghiale, conigli e lepri, oltre alle varie specie di uccelli[4][5].

Dal punto di vista geologico il territorio di Sedilo come lo si può osservare oggi, si è originato in seguito al fenomeni erosivi e di ruscellamento che sono seguiti ad un'intensa attività tettonica e vulcanica. I fenomeni erosivi hanno portato alla sedimentazione all'interno della vallata di Ottana, ai quali è seguita un'attività vulcanica di tipo effusivo che ha portato alla formazione di estese colate di basalto.

I primi insediamenti nel territorio di Sedilo sono attribuibili al Neolitico e testimoniati dal ritrovamento di numerose Domus de janas, databili a quel periodo. Dall'età del bronzo fanno la loro comparsa numerosi nuraghi, risalenti ad epoche diverse in una sequenza cronologica determinabile dalla tipologia costruttiva. Si ritrovano così i nuraghi a corridoio ed i nuraghi a tholos, oltre alle numerose tombe dei giganti e villaggi nuragici.

La conquista della Sardegna da parte dell'Impero Romano portò presto alla colonizzazione. Nel territorio di Sedilo sono stati ritrovati numerosi cippi e urne funerarie recanti iscrizioni in latino, oltre ad un tratto di strada lastricata. All'età bizantina si deve l'introduzione dei culti orientali, come quello in onore di San Basilio e dello stesso San Costantino Imperatore.

Con l'età giudicale la Sardegna viene suddivisa in quattro regni autonomi, i giudicati. Sedilo faceva parte della curatoria di Guilcier, posta nella porzione centro-settentrionale del giudicato di Arborea. Con la fine del giudicato e la conquista aragonese Sedilo venne infeudato nel 1410. Nel 1537 il feudo venne acquistato da una nobile famiglia spagnola e venne elevato al rango di contea. Nel 1726 il feudo passò al demanio del Regno di Sardegna e, nel 1736, venne venduto ed elevato a marchesato. Nel 1836 il regime feudale venne abolito.

Con regio decreto del 15 luglio 1909 fu istituita una sezione di pretura, facente capo al mandamento di Ghilarza







 

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