Pro Loco di Ardauli



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Il paese



A guardia della gola
Le prime notizie storiche, piuttosto scarse, risalgono alla prima metà del secolo scorso ad opera dell’ecclesiastico Vittorio Angius che descrisse tutti i piccoli centri della Sardegna nel dizionario storico-geografico Sardo-Piemontese del Casalis. Ardauli, insieme ai paesi di Allai, Busachi, Bidonì, Fordongianus, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Sorradile, Ula Tirso, Villanova Truschedu e le antiche ville di Loddu, Sorrai, Barbagianos, Monte Santo Josso e Moddaminis (queste ultime scomparse in seguito a pestilenze e carestie tra il XV e XVI sec), faceva parte della Curatoria del Barigadu come risulta dal trattato di pace del 1388 tra la Giudicessa Eleonora d'Arborea e il re Giovanni I d'Aragona. Il territorio ardaulese tuttavia, è sicuramente stato abitato fin dal Neolitico e nell'età nuragica grazie alla ricchezza di fonti e alla situazione pedologica sufficentemente utile all'agricoltura; in seguito è stato fortemente colonizzato dai romani grazie alla vicinanza con la "A Turre- Karalis", la strada più importante della Sardegna. Probabilmente il paese è stato creato attorno al ‘500 dalla fusione di quattro piccoli villaggi (Biddedera,Tanghè , Terra Idda e Corte) che sorgevano nei dintorni, fondati forse da sardi romanizzati o di origine romana.

Successivamente alla dissoluzione della dominazione bizantina (di cui rimangono forti tracce nelle chiese dedicate al culto dei santi orientali) si instaurano in Sardegna i Giudicati e, nel periodo giudicale, come più sopra accennato, Ardauli, inserito nel territorio del Barigadu entra a far parte del Giudicato d'Arborea.

Nel Condaghe di S.Maria di Bonarcado sono presenti documenti del XIII secolo in cui sono, per la prima volta, raccolte notizie circa Ardauli e il Barigadu.

Con la conquista di tutta la Sardegna da parte degli Aragonesi, il sistema giudicale delle Curatorie fu smembrato e l'isola venne divisa in piccoli Feudi. A capo del Feudo stava il Feudatario che risiedeva a Cagliari e amministrava il proprio Feudo, composto da più "ville", attraverso l'Ufficiale di Giustizia che, per conto dei signori, riscuoteva i tributi. Le "ville" erano governate dal Maggiore di Giustizia. Dal 1469 fino al 1700 la Sardegna passa dalla corona d'Aragona a quella di Spagna. Negli anni tra ‘600 e ‘700 Ardauli apparteneva al marchesato di Neoneli. Attraverso la piccola parentesi dell'annessione nel 1700 all'impero austriaco, la Sardegna passa nel 1720 sotto il ducato di Savoia (regno di sardegna) e infine nel 1847 fu annessa agli stati di terraferma; i Feudi furono aboliti e la Sardegna fu governata secondo le leggi dello Stato di terraferma. Il marchesato di Neoneli di cui Ardauli faceva parte fu abolito nel 1839.







 

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